Come salvare Roma facendo cosa semplici – Angelo Deiana

Come salvare Roma facendo cosa semplici

Cosa fare e perché farlo

Un libro sul futuro di Roma, un libro concreto e pragmatico il cui tema strategico è semplice: per rilanciare Roma serve un nuovo orizzonte di cose da fare per ritrovare quello che abbiamo perso durante la crisi: il nostro pensiero felice.

Ecco la sfida principale di questo lavoro. Offrire una visione manageriale di alcuni fra i più semplici interventi utili a rilanciare Roma in un futuro in cui dovremmo essere azionisti e non obbligazionisti del Paese. Una vera e propria sfida di cambiamento. Un sfida complessa ma sincera. Investire e non chiedere. Donare e non ricattare. Essere e non avere.

Un Paese che, anche a causa della pandemia, ha subìto un trauma psicologico oltre che reale. Va detto senza mezzi termini: questi 10 anni quasi ininterrotti di crisi gli hanno tarpato le ali, hanno fatto svanire il suo “pensiero felice”, quello che gli consentiva di volare come Peter Pan, nonostante fosse uno strano incrocio tra una lucciola luminescente (cultura e paesaggio), una libellula leggera (impresa e professioni) e un improbabile calabrone (burocrazia e debito pubblico).

La stessa cosa è successa a Roma, il sogno di tutti i turisti, di tutti gli archeologi e di tutti i sognatori, una grande bellezza che, proprio a causa di questa grandezza eterna, sembra incapace di scuotersi dal suo universo parallelo di capitale della Storia, cristallizzata nel suo immobilismo fluido e fantastico, senza inizio e senza fine. Lo evidenzia benissimo la splendida prefazione di Mons. Andrea Lonardo, Direttore dell’Ufficio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, che ci ha voluto onorare con la sua visione straordinaria. Perché Roma è la Capitale della Storia e la Capitale della Cristianità.

E’ per questo che, nel vortice di una crisi globale che ci sta chiedendo grandi sacrifici umani ed economici, è ora di raccontare una storia nuova per l’Italia e per Roma, condividendo una serie di punti fermi, di obiettivi da raggiungere passo dopo passo, di pietre miliari nel senso antico del termine. Un compito difficile perché, come proprio la pandemia ha dimostrato, viviamo in un mondo imprevedibile, inatteso, incerto.

Ma noi di CONFASSOCIAZIONI siamo qui: il nostro mercato è il mondo, il nostro faro è il sapere fatto concretezza che, nel sistema globalizzato delle reti, serve proprio a questo: scegliere la linea del maggior vantaggio, quella che consente di far evolvere i sistemi, anziché accontentarsi di procedere in direzione della minore resistenza. Perché andare alla deriva quando possiamo governare i processi? Ecco tutta la differenza e il nostro vero vantaggio competitivo come detentori della conoscenza applicata. Andare all’inferno è essere alla deriva degli altri: stati, reti parallele, task force. Andare in paradiso è governare attraverso la nostra capacità di conciliare orizzonti, obiettivi, strumenti, azioni.

Ecco perché il rilancio di Roma è solo la dimensione sintetica di una traversata lunga, complessa e senza troppi approdi certi di tutto il Paese. Ci vuole coraggio, abbiamo le potenzialità ma, soprattutto, non abbiamo alternative. Soprattutto per Roma. L’importante sarà non avere paura di fare le cose, perché una sola cosa è certa: per vincere non bisogna aver paura di perdere.

Quello che segue è allora un elenco sintetico delle cose semplici, una serie di suggestioni, certamente non esaustiva ma comunque fattibile. Per quanto sintesi a 360° gradi anche delle proposte di molti, queste soluzioni saranno condivise da tutti? Naturalmente no, ma sempre fattibili rimangono. Devono essere realizzate tutte affinché Roma ritorni a volare con un nuovo pensiero felice? Sarebbe un sogno ma, pragmaticamente, saremo soddisfatti anche se si raggiungesse solo il 50% degli obiettivi.

Perché questa è la chiave di volta del nostro ragionamento. Roma è attraversata da una serie di problemi strutturali di grande complessità che dovrebbero (e devono) essere risolti. Problemi complessi che proveremo a sfiorare nell’ultimo capitolo, cercando di capire se ci sono soluzioni possibili, ad un costo corretto nel rapporto tra efficacia ed efficienza. Per fare anche lì un passo in avanti.

Tutto vero, tutto giusto. Ma il vero salto di qualità si farà solo quando Roma e tutto il Paese inizieranno a fare le cose semplici, conseguendo progressivamente una serie di obiettivi di piccola o media portata in grado di ripristinare un clima di fiducia. Siamo convalescenti dopo una crisi epocale precedenti e con una pandemia che ci sta precludendo una piena riabilitazione. Per questo dobbiamo procedere passo dopo passo, giorno dopo giorno. Fino a raggiungere insieme obiettivi e rinnovata fiducia.

Un campionato lungo, certamente, ma dove l’importante è vincere le partite facili, quelle che fanno classifica, quelle che ispirano morale. Poi si affronteranno le sfide difficili per capire se si può vincere lo scudetto. Prudenti ma forti. Ispirati ma solidi. Generosi ma concreti.

Questo elenco è dunque il calendario di questo campionato, a partire naturalmente dalle partite facili. Saranno tutte facili allo stesso modo? No, anzi saranno tutte diverse, e qualcuna si dimostrerà più difficile di quanto pensavamo. Ma la cosa più giusta da fare sarà andare avanti, partita dopo partita, cosa semplice dopo cosa semplice senza arrendersi mai. Per Roma e per l’Italia.

Il Libro

RilanciareRoma #cosesemplici #confassociazioni #laretedellereti #madeinRome #madeinItaly

Acquista il libro online